“ Dipinge fuori, quello che sente e che vede, ciò che tocca e annusa, e diventa lui stesso parte di quel territorio che sta riprendendo; quando lo fa in studio rovescia dalle tasche le emozioni, le immagini da dipingere sono memoria. E non deve preoccuparsi che il quadro piaccia a qualcuno: vive serenamente il suo tempo, segue un’urgenza forte, la traccia di un sogno, un’idea di luce.”      Â